L’immunologa Viola: “Dissi no allo Sputnik e mi arrivarono telefonate misteriose”

22 Mar 2022 13:22 - di Carlo Marini
Viola, Sputnik

Dal film Contagion alla pellicola di spionaggio: dalla pandemia alla guerra, c’è sempre un virologo che ha qualcosa da dire. Stavolta il tema è il vaccino russo Sputnik: ne parla l’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola, ospite di ‘Forrest‘ su Rai Radio1. La dottoressa ha raccontato un misterioso retroscena di qualche tempo fa, che riguarda in qualche modo la Russia. Un racconto che ha delle connotazioni piuttosto singolari.

«Quando sul vaccino Sputnik venne pubblicato il lavoro -dice la Viola – insieme a Enrico Bucci e ad altri colleghi a livello internazionale, scrivemmo su ‘Lancet’ un commento per dire che il vaccino effettivamente non funzionava. In quei giorni, a parte che il mio telefono cominciò a dare dei seri problemi, ricevetti una telefonata molto strana. Era una persona che disse di essere del ministero degli Interni, della sicurezza, non ricordo. E mi disse che voleva informazioni: voleva sapere se io sapessi di più sul vaccino Sputnik. Una strana telefonata, mi chiedeva dati”. Lo ha rivelato per la prima volta l’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola, ospite di ‘Forrest‘ su Rai Radio1.

Viola racconta una storia di spionaggio dopo le sue perplessità sullo Sputnik V

“Cercavo di capire meglio chi fosse ma è stato molto vago. Mi disse che sarebbe venuto a trovarmi in studio ma non è mai più venuto – ha aggiunto la scienziata – Ovviamente non sarà stato qualcuno del ministero, immagino di no, però mi è rimasto il dubbio di capire chi fosse questa strana persona che si è presentata e che ha voluto sapere perché io avessi criticato il vaccino”.

Dopo l’attacco all’Ucraina la Regione Lazio ha deciso di sospendere la collaborazione con la Russia sul vaccino Sputnik V. “La scienza deve essere al servizio della pace e non della guerra, come ha ricordato il Papa”, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato a Repubblica che nella pagine romane riporta la notizia dello stop alla collaborazione. Uno stop deciso ieri sera all’indomani dell’invasione dell’Ucraina e confermato oggi da fonti della Regione.

È finita così la collaborazione avviata un anno fa tra l’Istituto Gamaleya, l’ente controllato dal governo di Mosca, e l’Istituto Spallanzani. L’intesa, firmata il 13 aprile 2021, aveva l’obiettivo di testare l’efficacia del vaccino Sputnik V sulle varianti e ha promosso una sperimentazione su 600 volontari vaccinati in prima dose con Astrazeneca. Uno studio che aveva dato finora risultati giudicati lusinghieri “oltre il 70 dei vaccinati con Sputnik mantengono un’attività neutralizzante contro Omicron e tale attività si mantiene in buona parte a distanza di 3-6mesi dalla vaccinazione”, si leggeva nell’ultimo report.

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